Fondazione dell’Istituto Sieroterapico
In una villetta alle porte di Siena, Achille Sclavo costituisce l’Istituto per produrre il siero contro il carbonchio da lui scoperto.
In una villetta alle porte di Siena, Achille Sclavo costituisce l’Istituto per produrre il siero contro il carbonchio da lui scoperto.
L’Istituto si ristruttura su impulso dei progressi scientifici di inizio secolo e per soddisfare le esigenze belliche del periodo della Grande Guerra.
Dopo la morte del fondatore, l’Istituto rimase un’impresa a conduzione familiare, affermandosi progressivamente a livello nazionale.
Il grado di sofisticatezza tecnica sempre maggiore porta l’Istituto a essere un moderno centro, non solo di produzione, ma anche di studio e ricerca.
L’Istituto inizia a produrre l’anti-polio di Sabin e avvia la collaborazione con la Wellcome Foundation di Londra.
L’Istituto si estende negli USA, mentre nasce l’avveniristico Centro Ricerche e si avviano le attività della nuova area di Rosia.
Dalla collaborazione con Venter nasce la tecnica basata sulla genomica ‘Reverse Vaccinology’, chiave del vaccino contro il meningococco B.
L’azienda diventa una delle realtà più importanti del settore vaccini, di cui procede lo studio, oltre al loro utilizzo in vaccinazioni di massa.
Con l’integrazione in GSK, il sito di Siena e Rosia entra a far parte di un’azienda farmaceutica impegnata su scala globale.
L’azienda diventa una delle realtà più importanti del settore vaccini, di cui procede lo studio, oltre al loro utilizzo in vaccinazioni di massa.
Nel 2000 l’azienda contribuì ad una estesa campagna di vaccinazione in Gran Bretagna contro la meningite di tipo C.
Nel 2001, il vaccino venne approvato anche in Italia e, nel 2004, guadagnò il premio Galeno. La genomica era ormai diventata la nuova frontiera per lo studio degli agenti patogeni e nel 2003 permise la mappatura del genoma del coronavirus responsabile della SARS.
Nel 2004, un vaccino messo a punto ad hoc contro il meningococco di tipo B che affliggeva la Nuova Zelanda fu utilizzato in quel Paese per una campagna di vaccinazione mirata. Lo stesso anno vide la scoperta dei pili presenti in streptococco, meningococco e pneumococco. Nello stesso anno, il Sabin Vaccine Institute assegnò all’azienda il “Global Philantrophy Award”.
Nel 2006, Novartis acquisì Chiron, creando Novartis Vaccines and Diagnostics. Nel 2008, viene inaugurato a Siena il Novartis Vaccines Institute for Global Health, l’unico istituto al mondo, con missione non-profit, che si occupa di ricerca e di sviluppo di vaccini per malattie che colpiscono prevalentemente i Paesi in via di sviluppo, in particolare sulle infezioni da salmonella. Collocato nel campus di Siena, può beneficiare di ogni possibile sinergia a livello tecnologico, di conoscenze e di servizi.
Il 2009 vide il grande impegno per la fornitura a livello mondiale di vaccini contro l’influenza pandemica H1N1: dal primo inoculo, effettuato il 2 di luglio, l’azienda riuscì a rilasciare il primo lotto già il 2 ottobre dello stesso anno, di cui produsse complessivamente oltre 100 milioni di dosi.
Nel 2010 venne registrato in Europa e USA il vaccino contro il meningococco di tipo A, C, Y e W135 e, nel 2013, quello contro il meningococco B, vaccino innovativo sviluppato grazie alla tecnica della Reverse Vaccinology, che nel 2014 ha ricevuto il premio Galeno.