Fondazione dell’Istituto Sieroterapico
In una villetta alle porte di Siena, Achille Sclavo costituisce l’Istituto per produrre il siero contro il carbonchio da lui scoperto.
In una villetta alle porte di Siena, Achille Sclavo costituisce l’Istituto per produrre il siero contro il carbonchio da lui scoperto.
L’Istituto si ristruttura su impulso dei progressi scientifici di inizio secolo e per soddisfare le esigenze belliche del periodo della Grande Guerra.
Dopo la morte del fondatore, l’Istituto rimase un’impresa a conduzione familiare, affermandosi progressivamente a livello nazionale.
Il grado di sofisticatezza tecnica sempre maggiore porta l’Istituto a essere un moderno centro, non solo di produzione, ma anche di studio e ricerca.
L’Istituto inizia a produrre l’anti-polio di Sabin e avvia la collaborazione con la Wellcome Foundation di Londra.
L’Istituto si estende negli USA, mentre nasce l’avveniristico Centro Ricerche e si avviano le attività della nuova area di Rosia.
Dalla collaborazione con Venter nasce la tecnica basata sulla genomica ‘Reverse Vaccinology’, chiave del vaccino contro il meningococco B.
L’azienda diventa una delle realtà più importanti del settore vaccini, di cui procede lo studio, oltre al loro utilizzo in vaccinazioni di massa.
Con l’integrazione in GSK, il sito di Siena e Rosia entra a far parte di un’azienda farmaceutica impegnata su scala globale.
In una villetta alle porte di Siena, Achille Sclavo costituisce l’Istituto per produrre il siero contro il carbonchio da lui scoperto.
L’origine del grande centro di ricerca e produzione vaccini di Siena e Rosia si deve all’importante attività scientifico-sanitaria svolta ad inizio del Novecento dal professor Achille Sclavo (1861-1930). Laureato in Medicina a Torino, lavorò presso la Direzione Generale di Sanità e, nel 1898, si trasferì all’Università di Siena come professore della cattedra di Igiene.
La sua assoluta dedizione verso la promozione, più ampia possibile, dei principi di base dell’igiene, comprendeva lo studio di sieri e preparati che potessero difendere la popolazione dalle principali malattie infettive. Uno dei suoi primi grandi traguardi fu la scoperta del siero contro il carbonchio, per la cui produzione decise di costituire un laboratorio in una villetta alle porte di Siena.
Nacque qui, nel 1904, l’Istituto Sieroterapico e Vaccinogeno Toscano, primo nucleo dell’attuale stabilimento, il quale, tutt’oggi, conserva intatta e tutela la struttura di questo primo insediamento, dove Sclavo e il suo piccolo gruppo di ricercatori avviarono la propria attività.